Conoscere i rischi connessi al fumo di sigaretta non è sufficiente per farti trovare la forza di riuscire a smettere di fumare.
Oltre alle informazioni e alle conoscenze agiscono, infatti, fattori più profondi: le emozioni e le credenze.
Molte volte chi ha difficoltà a smettere di fumare, nonostante lo desideri ed abbia provato svariate volte, è bloccato da paure più forti rispetto a quelle suscitate dai danni del fumo:
“Se smetto di fumare ingrasso?”
“E se poi mi viene un altro vizio peggiore?”
“Forse se diminuisco il numero di sigarette, corro meno rischi”.
È più facile modificare un pensiero ed adattarlo alla realtà, illudendoti che sia vero, piuttosto che modificare un comportamento o un’abitudine, soprattutto se ritieni che sia qualcosa di faticoso da fare.
La tua forza di volontà è sicuramente di aiuto…ma quante volte hai provato a smettere oppure hai smesso per un periodo e poi ci sei ricascato?
Il fatto è che la forza di volontà di aiuta, ma senza strategie concrete e mirate, può vacillare e farti cadere.
In questo articolo ti suggerisco alcune strategie che puoi mettere in atto da solo fin da subito per iniziare a smettere di fumare.
Cosa devi sapere prima di smettere di fumare?
Prima di smettere di fumare di sono 3 cose che devi sapere:
1. Le prime 24 ore dall’ultima sigaretta sono le più difficili e nei primi 4 giorni sono più intensi i sintomi dell’astinenza, che tendono ad attenuarsi dalla prima settimana al primo mese.
2. Il desiderio impellente di una sigaretta, tuttavia, dura solo pochi minuti e non è troppo difficile adottare strategie per distrarsi come bere un bicchiere d’acqua, fare una passeggiata, chiacchierare con qualcuno, masticare una gomma o una caramella senza zucchero.
3. Le ricadute (qualora ci fossero) fanno parte del percorso di cambiamento e non devono scoraggiare, anzi sono utili per conoscere ed affrontare meglio i momenti critici.
Come smettere di fumare: i primi passi
Non esiste una cura miracolosa per smettere di fumare né tanto meno un rimedio uguale per tutti.
Per alcuni può essere più semplice, per altri più complicato, come diverse sono le motivazioni che hanno spinto te e le altre persone ad iniziare a fumare.
Fumare le sigarette, oltre al piacere neurobiologico innescato dalle sostanze che la nicotina attiva nel cervello, suscita il forte piacere psicologico costituito da elementi quali il rituale stesso del fumare o le implicazioni sociali connesse (in certi contesti fumare “ti dà un tono”).
Puoi aver iniziato a fumare per un bisogno del momento, perché nel tuo gruppo di amici tutti lo facevano ed hai voluto provare anche tu.
Ecco due suggerimenti che possono aiutarti a rinunciare a questo vizio.
1. Il piccolo boicottaggio
È una strategia di Terapia Breve che consiste nel crearti volontariamente dei piccoli ostacoli per interrompere la tua cattiva abitudine.
Ad esempio, se vuoi ridurre il numero di sigarette fumate, puoi sigillare ogni volta il pacchetto di sigarette in una bustina e chiuderla con dello scotch facendo più giri, ed in più puoi evitare di uscire con l’accendino, così che ogni volta che hai voglia di fumare devi sempre chiederlo in prestito o comprarne ogni volta uno nuovo.
Sii creativo! Cerca ogni settimana di trovare il tuo auto-boicottaggio. E se ti rendi conto che uno funziona meglio degli altri, usalo con insistenza, finché non ne trovi un altro ancora più creativo!
2. Sigarette buone e sigarette cattive
Prendi la tua agenda o il calendario del tuo smartphone e segna ogni giorno le sigarette “buone” e le sigarette “cattive”.
Quelle buone sono quelle fumate perché veramente ti andava di farlo. Le altre, quelle cattive, sono quelle fumate per noia, per nervosismo o ansia, per concentrarti o perché sei in una situazione nuova e ti senti a disagio.
Indica le sigarette buone con un + e quelle cattive con un – per ogni sigaretta fumata ogni giorno.
Questo semplice esercizio ti permetterà di tenere conto innanzitutto di quante sigarette fumi, poi di quante ne fumi senza avere voglia di farlo. Ed inoltre è un ottimo strumento per tenere d’occhio i progressi da un giorno all’altro e nel corso delle settimane.
Mi farà piacere poi se vuoi condividere con me i tuoi progressi quando saranno passate almeno 2 settimane.
In conclusione…
Smettere di fumare da soli è possibile e puoi iniziare a farlo con i due suggerimenti che ti ho indicato.
Una ricerca dell’ISTAT ha dimostrato che il 90% degli ex fumatori ha smesso senza bisogno di aiuto, ma ha provato a smettere in media 6 volte precedentemente.
È chiaro che con il supporto di specialisti le probabilità di successo aumentano notevolmente.
I dati dimostrano che maggiore è il supporto che si riceve, più è alta la probabilità di smettere di fumare in modo definitivo.
Se ti rendi conto di aver bisogno di un supporto in più, contattami.
Attraverso la Terapia Breve, anche online, è possibile superare questo problema in tempi brevi ed in modo definitivo.
Bibliografia
Rubin, G. (2016). Cambiare è facile. Come liberarsi dalle cattive abitudini e vivere felici. Milano: Sonzogno.