Quando bere diventa un problema… ai tempi del Coronavirus

da | Mar 26, 2020 | Dipendenze

Alzi la mano chi in questa quarantena non ha bevuto nemmeno un bicchiere di vino?!?

Il distanziamento sociale e la chiusura di tutto ciò che non è essenziale, tra cui bar e ristoranti, ha notevolmente cambiato le nostre abitudini.

L’aperitivo del venerdì sera, per esempio, è stato sostituito dalle video chiamate con gli amici. Ma anche in queste occasioni particolari manteniamo la convivialità, sorseggiando un bicchiere di vino, uno spritz o un cocktail.

Complice la quarantena, la chiusura dei bar, le lunghe code per fare la spesa e il bisogno di rilassarsi, i servizi di consegna a domicilio di alcolici stanno registrando un incremento di ordini da non sottovalutare.

Molti servizi a domicilio specializzati in alcolici e liquori, infatti, hanno registrato un incremento delle vendite anche al +240%.

Incredibile vero?

Dobbiamo ricordarci che l’emergenza coronavirus ha messo a dura prova molti aspetti della nostra vita, salute mentale inclusa.

E, soprattutto, chi aveva fragilità e difficoltà pregresse o anche una dipendenza, potrebbe in questo periodo sentirsi ancora peggio.

Come ben sappiamo, ognuno sta reagendo a questa nuova situazione in modo diverso, ma chiedere aiuto quando ci si sente sopraffatti non è mai sbagliato. Per informazioni sulle modalità di supporto, vai in fondo all’articolo.

Come capisci se hai un problema col bere?

Innanzitutto occorre fare una differenza fra l’abuso di alcol e la dipendenza da alcol.

L’abuso di alcool è una situazione intermedia tra il bere occasionale e la dipendenza fisica da etanolo.

In questa fase, pur non presentando una vera e propria dipendenza fisica, puoi soffrire di ripetuti problemi interpersonali, lavorativi e sociali derivanti dal consumo eccessivo di bevande alcoliche.

In questi casi, la dipendenza dall’alcool è di ordine prettamente psicologico; così, ti attacchi alla bottiglia per sentirti più in forma, euforico, sollevato dai problemi che ti affliggono, abbandonandoti ad occasionali eccessi o a un consumo continuativo di alcol nonostante i problemi che ti crea.

Se sei dipendente dall’alcool hai ormai sviluppato tolleranza al consumo di bevande alcoliche e il tuo rapporto con l’alcool è inscindibile, pena la comparsa dei sintomi fisici da astinenza.

La tolleranza, ovvero la diminuzione dell’effetto inebriante dell’alcool alle dosi abituali, ti costringe ad aumentare la quantità di alcool consumata, raggiungendo dosi che possono dare luogo ad alterazioni funzionali.

Il bilancio finale è una grave compromissione della vita sociale, fino a situazioni di pericolo per te e per gli altri, assieme ai vari problemi di natura medica.

Bere non è la risposta, ma bevendo ti dimentichi (per un po’) la domanda

Mai come in questo periodo l’alcol viene usato come una “automedicazione”.

Rallenta l’azione di certi circuiti cerebrali, permettendoti così di trarre sollievo dalle tue paure e dai limiti oggettivi, in quanto con l’alcol ti senti forte, puoi uscire dai tuoi confini e godere della tua potenza.

Dal punto di vista psicologico la dipendenza dall’alcol e dalle droghe in genere è vista come un tentativo inefficace di autoterapia, un modo disfunzionale per trovare una soluzione ad un problema, che nelle Terapie Brevi si esprime con il concetto di Tentata Soluzione Disfunzionale.

Che cosa è una Tentata Soluzione Disfunzionale?

Questo costrutto, elaborato al Brief Therapy Center del Mental Research Institute di Palo Alto, si riferisce a tutte quelle cose che fai per affrontare il problema ma che, in realtà, lo mantengono, lo peggiorano, o addirittura ne creano altri.

In generale, quindi, sono tutti quei comportamenti che continui a mettere in atto in risposta al problema, che però non fanno altro che alimentarlo.

Ad esempio, utilizzare l’alcol per evitare di pensare e di avere l’ansia oppure come unico momento di svago in questo periodo, sono comportamenti che rientrano fra le tentate soluzioni.

Proprio per il fatto che le tentate soluzioni mantengono e peggiorano il problema, uno degli obiettivi principali della terapia è quello di individuarle e bloccarle attraverso specifiche manovre e stratagemmi costruiti ad hoc per te.

Se ti rendi conto di aver bisogno di aiuto, rivolgiti ad un professionista. La Terapia Breve, in generale, aiuta la persona a ritrovare le sue risorse, che in determinate condizioni come quella attuale non riesce a sfruttare ed ha l’obiettivo di eliminare le tentate soluzioni di cui parlavamo sopra, che non solo non risolvono il problema, ma lo mantengono in vita.

Ricordati che puoi usufruire della terapia online, che è efficace quanto quella in studio.

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Spero che questo articolo ti offra nuovi spunti di riflessione.

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