È una giornata come tutte le altre…sei a lavoro o all’università, in ufficio o in mezzo alla gente, o magari sei a casa disteso sul divano a non fare niente.
All’improvviso senti come una scossa, il cuore inizia a battere all’impazzata, il respiro si fa sempre più corto ed affannoso.
Inizi anche a sudare e ti gira la testa, ti senti soffocare ed inizi a perdere il contatto con le cose che hai attorno.
Da lì cominci a pensare che stai impazzendo, che stai perdendo il controllo o che addirittura stai per morire.
Hai avuto un attacco di panico.
Come funzionano gli attacchi di panico?
Partiamo dai sintomi che abbiamo citato sopra:
- tachicardia
- sudorazione
- tremori
- sensazioni di soffocamento, di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
- sensazioni di irrealtà o di essere distaccati da se stessi
- paura di perdere il controllo e di impazzire
- paura di morire
A questi se ne aggiungono altri come dolore al petto, nausea o disturbi addominali, sensazioni di torpore o di formicolio, brividi o vampate di calore.
Come reagisci?
Di fronte a tutto ciò, la tua vita si è modificata, anche a partire dalle piccole abitudini, come se gli attacchi di panico avessero preso il sopravvento su tutto il resto e fossero loro i padroni della tua vita.
Forse avrai anche consultato qualche specialista medico per timore di avere una malattia e per farti prescrivere qualche farmaco per placare l’ansia e la paura.
Senza voler negare l’importanza dei farmaci, ti chiedo: dopo averli presi, la tua paura è svanita per sempre?
Temo di no…
Ti sarà capitato anche di evitare di frequentare alcuni posti per paura che l’attacco di panico possa sopraggiungere e tu non abbia via di fuga. Oppure, li affronti, ma pianificando nei minimi dettagli la situazione.
L’aiuto degli altri, allora, in queste circostanze ti sembra fondamentale: parlare con qualcuno, avere un accompagnatore per fare una commissione, chiedergli di fare le cose al posto tuo, così ti sottrai da ogni possibile rischio.
Comunque vada, il panico ha la meglio su di te e ti incatena.
Spesso ti sarai chiesto come sei potuto arrivare a questo punto, ti sarai detto che prima non era così e ti sei dovuto confrontare con la frustrazione, la delusione e l’isolamento che questa situazione porta con sé.
Che fare…o cosa smettere di fare?
Liberarsi dagli attacchi di panico è possibile!
Come?
Ecco 3 suggerimenti:
1. Innanzitutto, evita di parlarne!
Immagina che gli attacchi di panico, l’ansia e la paura siano delle erbacce del tuo giardino. Ogni volta che ne parli, è come se innaffiassi quelle erbacce, finché, innaffiate giorno dopo giorno, mese dopo mese, diventano sempre più forti ed alte, fino a diventare un arbusto, difficile da sradicare.
Smettere di parlare di una cosa che ci spaventa ne fa ridurre, già in poche settimane, le dimensioni. Quindi, il mio primo suggerimento è quello di togliere l’acqua alle erbacce, smettendo di parlarne immediatamente.
Prova a farlo per due settimane e poi mi dirai se ha funzionato.
2. Evita di evitare!
Gli attacchi di panico ti hanno portato a ridurre le cose che fai, i posti in cui vai, le persone che frequenti per paura che possano farti scatenare un attacco di panico…ma più eviti e più prepari un terreno fertile per il tuo nemico!
Immagino che smettere all’improvviso di evitare certe cose ti sembra impossibile, ma il mio consiglio è quello di cominciare con la cosa più piccola a cui tu possa pensare. Anche un viaggio di mille miglia inizia con un primo piccolo passo.
3. Smetti di chiedere aiuto
Sappi che ogni volta che chiedi aiuto alle persone che ti circondano per fare delle cose o per evitare di farle, confermi a te stesso di non essere in grado di farcela da solo.
Chiedere aiuto è lecito, ma farlo ti indebolisce, mina la tua autostima e la tua autoefficacia, facendoti dire che non sei abbastanza. E non è così!
Come dicevamo sopra, non puoi smettere di chiedere aiuto di punto in bianco.
Per questo, il mio consiglio è quello di provare a ritardare la richiesta di aiuto di 5-10 minuti e vedere se l’ansia diminuisce e passa, oppure puoi iniziare a provare a fare da solo delle cose anche molto piccole per le quali generalmente chiedi aiuto agli altri.
E se questo non basta?
Naturalmente non sempre si riesce ad interrompere per conto proprio gli attacchi di panico. In questo caso, può esserti davvero di aiuto consultare uno Psicologo.
Attraverso la Consulenza Breve, nel 75% dei casi, ci si può liberare dagli attacchi di panico entro le prime sedute.
Bibliografia
Fiorenza, A. & Giovannini, C. (2015). Stop al panico. La terapia strategica breve per gli attacchi di panico. Ravenna: Giorgio Pozzi Editore.
Nardone, G. (2000). Oltre i limiti della paura. Superare rapidamente le fobie, le ossessioni e il panico. Milano: Bur.