Farmaci sì o farmaci no?

da | Lug 28, 2020 | Psicologia

Ho l’ansia: farmaci o terapia?

Mi sento depresso: farmaci o terapia?

Ho dei pensieri ossessivi: farmaci o terapia?

Prima di rispondere a queste domande, vediamo alcuni dati.

Un italiano su cinque assume psicofarmaci per una spesa complessiva che solo in Italia supera i 3 miliardi e 300 milioni di euro.

Pazzesco vero?

Che spiegazione possiamo dare a questo fenomeno?

Dal mio punto di vista gli psicofarmaci negli ultimi anni vengono prescritti con più facilità rispetto a prima e, spesso, anche per difficoltà della vita quotidiana che potrebbero essere risolte in altri modi.

La tendenza a “patologizzare” qualsiasi emozione o sensazione negativa tipica della nostra società del benessere sta portando sempre più all’illusione che la condizione “sana” sia quella della “felicità a tutti i costi e in ogni momento” (come scrivo in quest’altro articolo) e che se non vivi in questa condizione allora hai un problema psicologico che deve essere “risolto” con un farmaco.

E così il lutto per una perdita diventa necessariamente depressione, la paura per un esame ansia, la timidezza fobia sociale e così via.

Attenzione!

Non sto dicendo che i farmaci non servono a niente e che siano inutili. Ma non tutte le sofferenze emotive, relazionali e psichiche sono malattie che richiedono una terapia farmacologica per essere risolte.

Ed ora ti spiego perché.

Meglio farmaci o terapia?

I risultati di una recente ricerca scientifica hanno messo in luce come il farmaco rappresenta la parte centrale della cura solo in alcune situazioni molto severe, come nei casi di psicosi (allucinazioni, deliri), disturbo bipolare o depressione grave.

Per tutti gli altri casi, la terapia risulta essere l’intervento risolutivo di elezione.

Perché?

Prendiamo come esempio i disturbi d’ansia. Il farmaco può andare ad inibire le sensazioni e le reazioni ansiose, ma non può cambiare la tua percezione della paura.

Mi spiego meglio: il farmaco può farti stare bene in un primo momento, ma col tempo se non cambi il tuo modo di funzionare rispetto al problema, ovvero modificando quelle azioni che non solo non risolvono il problema, ma lo peggiorano, allora è molto probabile che continuerai a sperimentare sempre gli stessi sintomi e stare male, anche se prendi i farmaci.

Spesso la credenza che i farmaci siano “superiori” alla terapia, deriva da una convinzione (errata) che i farmaci siano qualcosa di materiale, e che pertanto producano effetti visibili, al contrario della terapia che è un qualcosa di immateriale (parole) e che produce effetti non visibili (comportamenti).

In realtà numerose ricerche hanno dimostrato che la terapia produce effetti a livello cerebrale, modificando addirittura i circuiti del cervello!

Bye bye psicofarmaci?

Assolutamente no!

Come dicevo, in alcuni casi sono necessari: pensa ad una persona psicotica o con un forte disturbo bipolare.

Allo stesso tempo, nella mia pratica clinica occupandomi di Terapia Breve, cerco sempre di lavorare mettendo la persona al centro con le sue risorse.

Infatti, gran parte del mio lavoro è quello di aiutare la persona a scoprire le risorse che ha (e che non vede) per fronteggiare il problema, aiutandola a bloccare quei tentativi fallimentari che sta mettendo in atto e che non risolvono il problema, ma lo alimentano.

È chiaro che, qualora la situazione lo richiedesse, affiancherei il mio supporto ad uno di tipo farmacologico. In queste specifiche situazioni è mia premura mettere la persona in contatto con dei colleghi psichiatri fidati.

Quindi, se ti rendi conto di aver bisogno di un aiuto, il mio suggerimento è quello di provare a consultare uno Psicologo per prendere informazioni ed iniziare eventualmente con una terapia, meglio se Terapia breve, per risolvere in modo concreto e in tempi celeri il tuo problema.

Come sostenuto dallo psichiatra Philippe Pinel

E’ un’arte di non poca importanza somministrare medicine in maniera appropriata, ma è un’arte più importante sapere quando non somministrarle del tutto”.

Dott.ssa Valeria Campinoti

Psicologa

Terapia a Seduta Singola

Bibliografia

Caputo A., Milanese R. (2017). Psicopillole. Per un uso etico e strategico dei farmaci. Milano: Ponte alle Grazie.

Leonardi, F. (2019). La psicoterapia tra miti e realtà. Roma: Armando Editore.

Spero che questo articolo ti offra nuovi spunti di riflessione.

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