Dipendenza affettiva: come uscirne?

Ti senti spesso triste ed in ansia quando sei con il tuo partner?

I tuoi bisogni passano sempre in secondo piano rispetto ai suoi?

Per evitare di litigare, accetti sempre le sue volontà?

Se non ti senti sicura, se ti senti spesso in ansia, se non senti di avere la libertà di esprimere le tue idee o semplicemente di essere come sei, ma allo stesso tempo non riesci a staccarti da questo partner, penso che tu non stia vivendo una relazione sana.

Quando usiamo il termine “dipendenza” pensiamo immediatamente alla dipendenza da sostanze o dal gioco d’azzardo. Esistono invece quelle dipendenze dette “senza sostanza”, che portano appunto la persona ad esser dipendente da un comportamento o da una relazione.

Sì, hai capito bene. Si può essere dipendenti anche dalle relazioni.

Che significa?

La mia vita senza te non ha senso”: questa è la frase pronunciata più frequentemente da chi soffre di dipendenza affettiva. È quel tipo di rapporto fusionale, simbiotico dove vi è un eccessivo investimento di emozioni e di tempo da parte di chi è dipendente per esaudire i bisogni ed i desideri dell’altro, annullando molto spesso i propri.

Nella prima fase del rapporto vi è una grande euforia data dalla relazione con il partner, che diventa motivo di benessere e di felicità.

Successivamente, proprio come accade nella dipendenza da sostanze, il partner dipendente necessiterà di “dosi” sempre maggiori dell’altro per ottenere lo stesso effetto di benessere: così, si richiede che l’altro sia presente per un tempo sempre maggiore, identificandolo come l’unica forma di piacere e gratificazione.

Infine, si arriva all’astinenza, dove è impossibile fare a meno dell’altro. In questa fase spesso si è davanti ad un bivio: scegliere fra il desiderio irrefrenabile di stare con l’altro e il bisogno della propria autonomia.

Inutile dirvi verso quale scelta si dirigerà il dipendente affettivo.

Come faccio a capire se sono una dipendente affettiva?

Di seguito troverai delle caratteristiche che possono aiutarti a capire se sei una dipendente affettiva. Ovviamente sono solo delle caratteristiche, che non hanno la presunzione di essere una “diagnosi” o un’etichetta, piuttosto possono darti una mano per fare chiarezza rispetto alla tua relazione.

In quali ti ritrovi?

1. Non puoi fare a meno di stare con il tuo partner

2. Ti senti inferiore a lui

3. Non riesci a capire quali cose lo spingano a restare con te

4. Sei molto gelosa

5. Non riesci a fare le cose da sola e richiedi spesso il suo aiuto

6. Hai difficoltà a stare sola

7. I tuoi bisogni e desideri possono aspettare, perché prima devi soddisfare i suoi

8. Hai paura di essere lasciata e di rimanere sola

9. Gli perdoni bugie, tradimenti e comportamenti aggressivi pur di stare con lui

10. Quando le tue amiche ti fanno notare che qualcosa non va, neghi l’evidenza

11. Sei disposta a subire maltrattamenti fisici e psicologici pur di non perderlo.

Spesso chi soffre di dipendenza affettiva fa fatica a riconoscere questi segnali come un problema, ma al contrario quando ha un problema, paradossalmente, si rifugia proprio nella relazione, alimentando l’incapacità di staccarsi dal partner.

È difficile che chi vive una situazione del genere arrivi in terapia per questa difficoltà; infatti, spesso si rivolge ad uno specialista per altri tipi di problematiche come ansia, attacchi di panico, sintomi somatici, disturbi dell’umore o del sonno. Questi disturbi potrebbero, appunto, essere la punta dell’iceberg di un problema diverso.

Come uscirne?

Non è facile, ma posso garantirti che è possibile.

Sicuramente devi riuscire ad ammettere che la relazione che stai vivendo è una relazione disfunzionale che ti rende insicura ed infelice, prendere consapevolezza di quello che stai vivendo. Poi puoi procedere in questo modo:

  1. Osserva attentamente la situazione e comincia ad analizzarla ed a riflettere su come poterla gestire e risolvere. Crea un tuo “piano d’azione” che ti permetta giorno dopo giorno, passo dopo passo, di prenderti le tue libertà e di ritrovare la tua autonomia, anche a piccoli step. Puoi provare a fare una sorta di calendario delle libertà, dove ogni giorno segni il tuo piccolo gesto “libero” da fare completamente da sola. Scegli qualcosa che ti piace, che ti rende serena e che soprattutto condividi solo con te stessa.
  2. Potrebbe anche essere utile scrivere un diario: dai tuoi appunti, infatti, puoi riconoscere una certa ricorrenza nel modo in cui pensi e agisci, sfruttando l’occasione per diventare più consapevole rispetto a “come funzioni”.
  3. Se ti rendi conto che la relazione che stai vivendo è dannosa e rischiosa per te, puoi decidere di chiuderla, interrompendo il circolo vizioso che si è creato fra te ed il tuo partner. Infatti, spesso si resta incastrati fra le sempre più alte pretese dell’altro ed il completo annullamento di se stessi per soddisfarle. Si ha l’erronea convinzione che per realizzare un rapporto sereno sia necessario il sacrificio. Ed è proprio tale concezione che alimenta il circolo vizioso della dipendenza affettiva.

Senti di non farcela?

Immagino che non sia facile e, proprio per questo, puoi rivolgerti ad uno specialista per uscire da questa situazione. Pensa, è stato dimostrato che, già dopo una Singola Seduta puoi ottenere dei concreti benefici.

Cosa aspetti quindi a contattarmi?

Dott.ssa Valeria Campinoti

333 99 66 573

info@valeriacampinoti.it

Spero che questo articolo ti offra nuovi spunti di riflessione.

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